?> Tipologia di Intervento - dott.ssa Carmela Napolitano | Psicologa

Come si affronta il problema?

    • Paziente e terapeuta fin dalle prime sedute tentano di comprendere i motivi che portano a sofferenza soggettiva e diminuzione della capacità di vivere una vita sociale soddisfacente.
    • L’attenzione è posta a quello che la persona pensa e prova, ovvero le dimensioni  cognitive ed emozionale, a capire in che modo i pensieri ed emozioni portino a soffrire o a comportarsi in modi che impediscono di realizzare le proprie mete di vita.
    • Paziente e terapeuta, una volta compreso quali sono i motivi all’origine dei problemi, formulano insieme un piano di cura e un contratto terapeutico che sia ragionevole e condivisibile da entrambi; Il piano di cura è finalizzato a trovare strategie per ridurre il dolore e vivere una vita affettiva e lavorativa più soddisfacente e creativa.Piano di cura e contratto terapeutico comprendono le mete che si desidera raggiungere e le azioni che  paziente e terapeuta potranno compiere per realizzarle.
    • Il progresso terapeutico è costante valutato insieme ai pazienti:la terapia cognitiva non adotta una posizione autoritaria ma richiede al paziente di riflettere insieme al terapeuta sull’andamento del percorso, in modo da aggiustare in corso d’opera le azioni intraprese e aumentare la possibilità che il cambiamento positivo sia raggiunto.
    • L’attenzione alla relazione tra paziente e terapeuta è costante:il percorso terapeutico è più efficace se condotto in un clima positivo e collaborativo, che i terapeuti cognitivisti tentano di promuovere.
    • Originariamente la psicoterapia cognitiva si basava sull’idea che i pazienti soffrissero a causa di modi di pensare denominanti “erronei”.Oggi questo assunto non è più valido.I pazienti soffrono a causa di modi di pensare e sperimentare emozioni che sono in gran parte sovrapponibili a quelli delle persone che non presentano sintomi; semplicemente tali pensieri ed emozioni si attivano più frequentemente, con più intensità dolorosa, la persona non riesce a metterli da parte in favore di modi di pensare e sentire alternativi, che riducano il dolore e facilitano la soluzione dei problemi.
    • Una volta indetificati in modo collaborativo e condiviso quali siano pensieri ed emozioni alla fonte dei problemi, paziente e terapeuta sviluppano strategie volte a tenere fuori dalla mente tali pensieri, a trovare punti di vista  diversi sul mondo.In particolare ci si impegna a tentare di compiere azioni nella vita quotidiana che non siano dettate da pensieri ed emozioni problematiche.In altre parole, la psicoterapia cognitiva non è volta a correggere presunti errori che la persona fa, ma a promuovere pensieri ed azioni che aiutano a ridurre il dolore e promuovere la vita sociale.

Psicologia cognitivo comportamentale